“Gelli mi ha sempre invitato a non scrivere questo libro, forse immaginando che non sarei stato benevolo nel giudizio sul suo operato come uomo politico, come capo della P2 e come protagonista della storia repubblicana”. A parlare è Alessandro Iovino, autore del libro ‘Licio Gelli. Il burattinaio d’Italia’(Graus editore). “Questo libro – ha raccontato – è una sorta di raccolta delle interviste a villa Wanda una del 2009 è una del 2010. È anche un saggio che ricostruisce la vicenda di Licio Gelli. Scrivere un libro su una figura come questa è sempre un atto di coraggio – ha aggiunto lo scrittore napoletano – soprattutto quando non se ne parla bene , perché anche se oggi ha 97 anni, è molto anziano, stanco ed affaticato, non possiamo sapere quale possa essere la sua reazione, visto che l’ho definito il ‘burattinaio d’Italia’, servendomi dell’appellativo che lui stesso si era dato in un’intervista al Maurizio Costanzo”. Il libro, con la prefazione di Antonio Caldoro, già deputato socialista e storico esponente della prima Repubblica, è stato definito da Chris Brady, del New York Times Best Sellers Author: “Negli Stati Uniti questo libro sarebbe un caso editoriale. Meriterebbe di esserlo anche in Italia”.