DIARIO DI VIAGGIO – COSTA D’AVORIO 2013
14 Agosto 2013
A LIBRO APERTO – AGOSTO 2013
24 Agosto 2013
Guarda tutto

AZZURRISSIMO – AGOSTO

LEGGI L’ARTICOLO DA AZZURRISSIMO 

VISTI DA VICINO. Alessandro Iovino: “Higuain riavvicinerà Maradona al Napoli”

Angelo Pisani, legale di Diego Armando Maradona, lo aveva chiarito in conferenza stampa lo scoro marzo: “non consentiremo in futuro nessuna speculazione sull’immagine di Diego”. E così è stato. Anche De Laurentiis dovrà evitare facili e strumentali accostamenti tra la figura di Maradona e il “suo” Napoli. Durante la sua ultima visita in Italia, accompagnato sempre dall’avvocato Angelo Pisani, a cui è riuscito il “miracolo” di riportare Diego in terra partenopea, Maradona ha chiaramente detto di essere “disponibile ad essere parte del progetto di De Laurentiis”. E tutti i tifosi non vedono l’ora che questo sogno possa avverarsi. D’altronde si spera che con l’arrivo di Higuain, da sempre un suo pupillo, possa esserci un reale avvicinamento tra la società ed il Pibe.
Anche se i napoletani pensano di conoscere bene El Pibe de Oro, alla luce di tutto quello che lui è stato ed ha rappresentato per Napoli, vale la pena ancora riflettere su quello che Maradona non solo è stato ma ancora può essere per il Napoli.

La vicenda umana e calcistica di Diego Armando Maradona è destinata ad essere al centro dell’attenzione mediatica mondiale per i prossimi secoli. Un uomo oltremodo osannato ed un campione da decenni venerato, Maradona è considerato un mito vivente ed una figura leggendaria. Nel corso della sua esistenza, come ogni altra grande celebrità, ha attraversato momenti bui e difficili, ma spesso ne è uscito fuori più forte di prima. Un calciatore che ha scritto pagine indimenticabili di prodezze e colpi fenomenali, che lo hanno consacrato nell’olimpo degli sportivi più amati, conosciuti e famosi di tutti i tempi. Maradona è un artista del calcio, e come ogni artista, è dotato di genio ma anche di sregolatezza. È un uomo impulsivo e d’istinto. Ha commesso degli errori, ma spesso è caduto per essere stato troppo accondiscendente con chi lo ha circondato.
Su di lui hanno scritto centinai di libri, articoli e saggi. Esiste anche una filmografia cospicua su questa leggenda del calcio. In particolare, il ritratto che è venuto fuori nel film “Maradona” di Emir Kusturica, è davvero un documento eccezionale. Un film che racconta Maradona, raccontato da lui stesso, riprendendo le scene di vita quotidiana di questo campione, della sua famiglia e delle sue inquietudini. Un film che come dichiarato dal regista si sviluppa nei tre posti chiave della sua vita: Buenos Aires, Cuba e Napoli. Sì, proprio Napoli, quella città che come nessuna gli ha riservato un calore senza precedenti, essendo il teatro che simbolicamente ha racchiuso tutto della sua vita: la gloria e la caduta, la vittoria e la sconfitta. Il “paradosso del genio”, insomma, che “infetta” ogni grande uomo.
Maradona, dunque, non è solo un fenomeno calcistico, ma anche un leader carismatico, un trascinatore di folle che si accompagna con i potenti della terra. La gente, il suo popolo e tutti i suoi moltissimi fan in tutto il mondo, lo amano per quello che è: semplicemente ed unicamente El Diego. Lui non si è rifugiato nella menzogna e nell’inganno. Quando ha sbagliato, come per l’abuso di cocaina, lo ha pubblicamente ammesso, chiedendo scusa e manifestando la volontà di venirne fuori. Questo approccio lo ha salvato, a differenza di altri grandi della storia come lui che si sono invece rinchiusi, facendosi trascinare, in un fatale vortice di solitudine e abbandono.
La svolta nella vita di Maradona è avvenuta intorno al 2004. Dopo un ricovero necessario perché in pericolo di vita, Maradona ha voluto dare un netto cambio di rotta alla sua esistenza. Ha combattuto i suoi problemi e le sue debolezze, ha inseguito e raggiunto il sogno di allenare la sua nazionale ed è arrivato a coltivare l’ambizione di tornare a Napoli per allenare la squadra che lui stesso, come calciatore, ha già portato agli onori del calcio mondiale. Sì, un sogno che i napoletani per scaramanzia non “urlano ai quattro venti”, ma che tutti, proprio tutti, sperano possa diventare realtà. Il legame di Maradona con Napoli è profondo. Fa parte della storia di questa città, del suo folklore, della sua genialità. Come accade spesso nella storia di Napoli, niente meglio di una canzone può descrivere lo stato d’animo dei napoletani. E questo testo, di cui riporto una parte, composto da Bruno Lanza e Emilio Campassi più di venticinque anni fa, esprime a pieno quello che i napoletani provano per Maradona e quello che ha rappresentato per loro:

Maradona e ‘Meglio’ e Pele ‘
ci Hanno Fatto ‘o Mazz’ tant pe ‘ll ave’!
Maradona Facce sunna ‘,
nu scudetto puortancill ” a Parte ‘e cca’ …
Maradona ‘o ttene et’ ‘o dda’,
te scamazza te mbriaca e va a signa ‘
Maradona si ‘Napule gia’,
tu si ” a Chiave ‘e ll’acqua pe ce fa campa’.

Maradona, mo ‘ca STAI cca’,
levancillo ‘o scuorno’ a faccia uno sta citta ‘
Maradona, nun puo ‘sbaglia’,
tu pe nnuje si frat ‘, pate e si’ mamma ‘…
Maradona piensace tu,
Si mo ‘nun succere nun succere cchiu’ …
l’Argentina toja sta cca ‘,
nun putimme cchiu ‘aspetta’,
Finalmente ce putimmo vendica ‘…

In queste parole emerge la voglia di riscatto di una città che intravede nel genio del pallone, proveniente dall’Argentina, un’occasione unica per essere protagonisti del calcio mondiale. C’è tutta l’impazienza, in queste parole, di chi ha aspettato tanto ma ora vuole vincere. Non è una semplice canzonetta da stadio, ma un grido sociale e politico che si rivolge al suo leader: il campione Diego Armando Maradona.

Alessandro Iovino

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *