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CARO VINCENZO, TI SCRIVO …

Caro Vincenzo,

vorrei dirti che quello che hai vissuto è stato solo un brutto sogno, ma così non è. Sei stato vittima di una violenza, di un atto deliberatamente cruento e vigliacco.

Ringraziamo Dio per come sei stato dichiarato fuori pericolo ma quando, ci auguriamo presto, uscirai dall’ospedale, di colpo ti ritroverai ad essere un uomo. Sì, perché ciò che ti è successo ha trasformato ciò che dovresti essere, un adolescente, in ciò che saresti dovuto diventare fra qualche tempo, un uomo. Dovrai essere forte per capire ciò che hai realmente vissuto e patito; dovrai essere un uomo per affrontare le conseguenze dell’intervento che hai subito. Scoprirai di colpo di essere più forte di quello che pensi tu sia mai stato, e per questo capirai dentro di te di essere divenuto un uomo. Praticamente ciò che non è il tuo aggressore. Lui è stato un violento, un vigliacco, un codardo. Vedrai: leggerai che tanti ti hanno difeso ed hanno insultato il tuo “carnefice”. Ma non dare peso alle polemiche e alla violenza verbale. 

Tu, proprio perché sarai un uomo temprato e giusto, mite e saggio, saprai bene che non dovrai covare sentimenti di vendetta. Anzi, lui ti farà pietà. Quando penserai al male che ti ha fatto, prova solo a immaginare questo tizio che un giorno guarderà suo figlio adolescente – che oggi ha due anni –  negli occhi. Dimmi, secondo te cosa proverà? Posso dirti ciò che avvertirà il figlio verso il padre: vergogna. E questa sarà la peggiore delle punizioni per il tuo aggressore. La legge farà il suo decorso, giusto o sbagliato che sia. 

Non dar retta a ciò che leggerai sulla tua storia: bullismo, problemi delle periferie, degrado urbano, disagio sociale, discriminazione. Tutti hanno tentato di elaborare teorie per spiegare ciò che invece può essere definito in un modo soltanto: “atto di violenza”. Sono stato anche io un ragazzino obeso sai (e tutt’ora lo sono). Qualcuno ha tentato anche di prendermi in giro e di farmi sentire diverso quando avevo la tua età. Ma non ci sono riusciti ad abbattermi. E non ci riusciranno con te, perché non dovrai essere più vittima di queste perfidie, e non sarai più lasciato solo. 

Ma ricorda che tu sarai un uomo diverso da quello che ti ha aggredito, e da quelli che, da come sembra, sono rimasti a guardare mentre subivi sevizie. Darai una lezione di dignità e di vita a tutti noi se saprai essere un uomo forte, nell’animo. Mi auguro con tutto il cuore che presto potrai studiare, realizzare i tuoi sogni. Ti immagino, come spero possano fare tutti i giovani della mia, della nostra adorata ma dannata città, “imbattersi” nella lettura di un buon libro, perché la cultura è la “corda” per tirarsi fuori dalla melma che ci circonda, nei centri quanto nelle periferie, nei quartieri poveri quanto in quelli più ricchi. “L’uomo è nato libero, ma ovunque è in catene”: Rousseau aveva ragione. Facciamone tesoro e senza cedere alla violenza, ma avendo la forza di liberarci dalla catene dell’indifferenza, dell’odio, della solitudine, della cattiveria. Ma non mi preoccupo per te. Perché tu sarai un Uomo. Un Uomo di valore. Un Uomo senza catene, senza rancori ma con la voglia di vivere e amare. 

Alessandro Iovino

P.S.: E per quanto ne dicano, mi aspetto che se un giorno leggerai questa lettera, ci sentiamo per mangiarci una pizza. Alla faccia di chi ci vuole male … 

 

DOPO LA VISITA IN OSPEDALE AL PICCOLO VINCENZO, ECCO IL POSTO DI ALESSANDRO IOVINO PUBBLICATO SU FACEBOOK:

 

Amici, oggi ho fatto visita al piccolo Vincenzo all’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta (Na). Mi sono presentato ai genitori, ai quali ho consegnato la lettera che avevo scritto in settimana, poi mi hanno informato delle sue condizioni. E’ in ripresa, ma è dura. Mi hanno poi fatto entrare nella stanza, ed ho parlato con Vincenzo. Un ragazzo davvero dolce e, si percepisce, ancora sofferente. Uno sguardo innocente, e mi è parso stordito da tutto quello che è successo. Con me avevo una Bibbia che avevo pensato di donargli. A mia vergogna pensavo fosse poco, ma sono stato smentito, perché hanno tutti hanno davvero gradito il pensiero. E, la prossima settimana, alcuni familiari mi aspettano per ricevere altre copie della Bibbia.

L’uomo con la sua malvagità divide, semina male, violenza e discordia. Ma Dio trasforma il male in bene, e sarà lo scudo di Vincenzo. Ho preso l’impegno di pregare per lui. Fatelo pure voi. Infine ho ricordato quei versi scritti nel libro di Giosuè: “Solo sii forte e coraggioso …”. E, con l’aiuto di Dio, Vincenzo lo sarà…

Prima di andarmene, ho promesso a Vincenzo che appena fuori all’ospedale, ci mangeremo una bella pizza ….

 

 

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