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“IL PATTO COL DIAVOLO” – Recensione del libro di G. Pedersoli

“Il Patto col Diavolo” (Sovera Edizioni, 2018) è il titolo della fatica letteraria di Giuseppe Pedersoli, il libro d’esordio del noto produttore e sceneggiatore cinematografico romano.

Giuseppe, mio caro amico, mi informò dell’esistenza di questo libro diversi mesi or sono. Come me, l’autore coltiva la passione per la politica, e ricordo che mi furono preannunciati diversi passaggi del libro. Voglio però chiarire subito a chi mi legge, che questo non è un “libro di politica”. Almeno non solo.

Questo testo a mio avviso ha il pregio, forse per alcuni anche apparentemente il difetto, di non essere catalogato in un genere letterario ben preciso. Può essere definito un thriller, come anche un “romanzo impegnato” (come si diceva una volta) così come una lunga sceneggiatura.

Ecco, credo che questo sia l’elemento di novità del libro. Prima di tutto il non-genere letterario, che di per sé gli conferisce un genere unico ed originale, e lo configura in una sfera diversa da quelle tradizionali, tanto da essere nuovo, innovativo e soprattutto originale.

Emerge chiaramente la vocazione dell’Autore a scrivere e sceneggiare film. Perché rimanendo sempre nel tema del genere letterario, ho avuto la sensazione di avere tra le mani il copione di un film. Molto ben curato, dettagliato. Mi è sembrato di vedere con gli occhi alcune situazioni descritte nel libro, in cui emergono molti particolari, raccontati con dovizia e perspicacia.

Non vorrei apparire esagerato, e troppo di parte, ma credo che Giuseppe abbia coniato anche una nuova forma letteraria nell’ambito dei romanzi a sfondo politico.

Questo libro è pronto per essere sceneggiato in un film.

Ma non finisce qui. Perché il pezzo forte è la trama. L’incredibile attualità dei temi che affronta Giuseppe. Una storia di intrighi, potere, massoneria. La figura del faccendiere, del portaborse, del cronista senza scrupoli. Tutti gli ingredienti giusti per un thriller ad alta tensione.

L’autore ha affrontato con precisione molti argomenti anche di natura tecnica. Per questo merita apprezzamento. Si pone interrogativi nel testo che appartengono a tutti gli Italiani.

Non mi chiedete se la realtà superi la fantasia, perché quello che è successo in questi mesi in Italia, giusto o sbagliato che sia, solo qualche tempo fa era inimmaginabile. Nel suo romanzo però Giuseppe ha previsto l’onda travolgente del cambiamento, e ci ha condiviso molti spunti per riflettere e sono convito che molto di quello che lui ha raccontato diventerà realtà. Di che cosa parlo? Questo lo scoprirete leggendo il libro….

Il racconto risente inoltre della cultura cosmopolita dell’autore e leggendo fino alla fine mi è sorto un dubbio amletico: “… ma cambiare, a tutti i costi, senza regole e solo per il gusto di farlo, è veramente la cosa giusta?”.

Buona lettura!

 

PS: Caro Giuseppe tuo padre sarebbe stato molto orgoglioso di te e di questo tuo libro. Ne sono certo …

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