Alessandro Iovino, scrittore e storico, ha incontrato il Cardinale Camillo Ruini a Roma, nella sua residenza privata, alle spalle del Vaticano. Il Card. Ruini è stato presidente della Conferenza Episcopale Italiana dal 1991 al 2007 e vicario del Papa nella Diocesi di Roma per quasi un ventennio. Lo scrittore napoletano ha consegnato al Cardinale Ruini il suo ultimo libro “Andreotti e il potere” (Bonfirraro, 2013). In merito al lungo colloquio Iovino ha dichiarato:
“Ci siamo intrattenuti principalmente su tematiche di fede, essendo il cardinale interessato alla mia testimonianza spirituale. In particolare ci siamo soffermati sulla realtà pentecostale, “in forte crescita in tutto il mondo”, come affermato dallo stesso cardinale, “e composta da credenti che vivono pienamente la realtà di Cristo”. Questa affermazione, che palesa una consapevolezza delle potenzialità del mondo pentecostale da parte di un così alto prelato cattolico, mi ha colpito e mi ha spinto ad essere franco nell’esprimere alcune questioni dottrinali che differenziano la Chiesa cattolica dal mondo evangelico. Il Cardinale ha prima ascoltato con interesse poi ha argomentato alcune delle sue posizioni, e ci siamo soffermati su alcuni passaggi del suo libro “Intervista su Dio”. Sono emerse alcune e profonde differenze, molte sostanziali, ma sono state espresse nel pieno rispetto delle altrui idee. Solo alla fine ci siamo soffermati sul mio libro su Andreotti, ed abbiamo ricordato la figura dello statista democristiano recentemente scomparso. Su questo argomento e sulla situazione politica attuale, invece, eravamo molto più in sintonia, ed il cardinale si è detto preoccupato del clima politico del paese degli ultimi mesi. Nonostante i suoi 82 anni e passa, l’ho trovato bene e in ottima salute. Ha detto che porterà a termine l’ultimo incarico operativo fino alla fine dell’anno (la presidenza della commissione d’inchiesta su Medjugorje) e poi si dedicherà alla stesura di altri libri”.
