Nell’ambito del Convegno Internazionale “Science for Peace” tenutosi a Milano il 14 e 15 Novemnre 2014, Alessandro Iovino ha incontrato il Premio Nobel per la Pace 2003 Shirin Ebadi. E’ stato un incontro cordiale in cui Alessandro iovino ha consegnato al Premio Nobel le sue opere. Durante il breve ma intenso colloquio si è discusso anche del libro dell’avvocato iraniano “Il mio Iran. Una vita di rivoluzione e speranza”.
L’avvocato Sharin Ebadi è impegnata nella difesa dei diritti umani e civili nel suo paese. Spesso perseguitata dal regime iraniano non ha mai smesso di essere in prima linea per un Iran libero.
E’ stata la prima donna mussulmana a ricevere questo premio.
La sua è una storia esemplare e di grande rilievo.
Nel novembre 2009, mentre lei era a Londra, la polizia di Teheran fece irruzione nel suo appartamento picchiando il marito e, incredibilmente, sequestrando il premio Nobel per la pace che le fu conferito nel 2003. Ebadi si trovava in un esilio volontario, a ragione di una infamante accusa di una presunta evasione fiscale per cui su di lei in Iran c’era una mandato d’arresto. Ricevuta la notizia dell’aggressione al marito, dichiarò: «Nulla mi spaventa più, anche se minacciano di arrestarmi per evasione fiscale al mio rientro. Sostengono che debbo al governo 410 mila dollari in tasse arretrate per il Nobel: una fandonia visto che la legge fiscale iraniana stabilisce che i premi siano esentasse. Se trattano così una persona ad alto profilo come me, mi chiedo come si comportano di nascosto con uno studente o cittadino qualunque”.
La sua battaglia per un Iran libero continua ancora oggi, senza sosta, per tutto il mondo.
