Alessandro Iovino, in seguito alla cerimonia di premiazione al Salone del Libro di Torino lunedì 13 maggio, ha dichiarato: “Onorato di aver ricevuto il premio dalle mani del prof. Alessandro Meluzzi. Continuerò a battermi per le minoranze religiose, perché credo che la madre di tutte le libertà sia quella spirituale”.
Poi ha continuato: “Sono molto felice. Oltre un decennio di lavori, libri, eventi, reportage, interviste oltre oceano ed anche molti vili attacchi degli haters sul web che hanno ferito non tanto me – chi ha una visione non si fa certo intimidire – ma le persone a me care.
Ma oggi sono stato felice di ricevere questo premio, pur sapendo che ciò che mi da forza è prima di tutto la benedizione di Dio, nel mio cuore, che mai mi ha abbandonato.
Dedico infine questo premio alla memoria del mio bisnonno Salvatore Anastasio, pastore pentecostale, che subì la persecuzione ed il carcere negli anni ‘40, e al pastore pentecostale delle “Assemblee di Dio” del Burkina Faso Pierre Ouédraogo, barbaramente ucciso insieme a suo figlio ed altri 4 fedeli solo qualche settimana fa.
Come diceva M.L.King: “Fino a che tutti non sono liberi, nessuno è libero”.
Abbiamo ancora tanto lavoro da fare. Ed io non mi fermo”.
Ecco l’articolo sul Roma:
Ecco l’articolo della Stampa:
2 Comments
Rendo grazie a Dio per i tuoi sentimenti, la tua sensibilità, il tuo servizio.
Con stima e affetto
Tuo nei legami del Calvario
Renato Mottola
Il tuo impegno è silenzioso nel privato è evidente nel pubblico. E non solo per le minoranze religiose. Disse qualcuno: ‘Ció che voi siete grida più forte di ció che dite di essere’. Un nostro illustre concittadino disse’E io lo fui’. Anche tu. Congratulazioni per il premio. Davide Di Iorio