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MEDITERRANEO E PRIMAVERA ARABA

 

Il Mediterraneo e la “Primavera Araba”. Argomenti che forse rispetto alle cronache di tutti i giorni, piene di piccanti particolari delle vicende, o meglio sventure, legate ai vari Fiorito e Minetti, sembrano essere lontani anni luci dalla nostra realtà. Eppure non è così. Per questioni prima di tutto geografiche, il Mediterraneo e le rivoluzioni che hanno interessato molti paesi del Nord Africa, dovrebbero essere costantemente oggetto della nostra riflessione.

Molti hanno visto nella Primavera Araba un grande slancio democratico per i paesi coinvolti come la Tunisia, l’Egitto e la Libia. Il mio parere, non da esperto, è quello che da un punto di vista politico non è cambiato molto. In Libia si continua a morire per ragioni ideologiche. In Egitto i Fratelli Mussulmani rischiano di far precipitare il paese in un profondo ritorno al passato, con un governo filoislamico e antioccidentale. Insomma il quadro non è poi così roseo come sembra. Si sono sbarazzati di un regime ma in molti casi se ne sta istaurando un altro, con preoccupanti filoni integralisti e antioccidentali molto pericolosi, soprattutto per l’Europa e in particolare l’Italia.

Nella sua ultima pubblicazione “Mediterraneo in ebollizione” (Boroli, 2012), Gianni De Michelis, con una buona capacità d’analisi derivata soprattutto dalla sua lunga esperienza come ministro degli Esteri nei governi a guida Craxi ed Andreotti nella seconda metà degli anni Ottanta, ha analizzato le rivoluzioni dei paesi arabi, tutti a ridosso del Mediterraneo, un mare che unisce la nostra Italia con queste terre.

Quello che mi sorprende di più della sua riflessione, è la capacità di individuare anche possibili scenari futuri, che secondo l’Autore passano per due sole alternative: il compromesso o il conflitto. In questa prospettiva, molto inquietante e forse azzardata, c’è da sperare che il Vecchio continente riesca a imporre la sua antica e consolidata vocazione al compromesso, nell’interesse della pace in un area che comprende anche l’Italia.

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