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RIVISTA “JESUS” – REPORTAGE SUI PENTECOSTALI

Il mensile “Jesus” si occupa di inchieste e dibattiti sull’attualità religiosa. Viene edito dalle Edizioni Paoline, una delle realtà editoriali più importanti del mondo cattolico. In occasione dei 5oo anni della Riforma si è interessato del fenomeno pentecostale nel nostro paese. La giornalista Federica Tourn ha firmato questa interessante inchiesta sul mondo pentecostale, riportata in copertina del settimanale nel mese di settembre con il titolo:

PENTECOSTALI 

E’ questo il futuro della Riforma Protestante? 

Il futuro della Riforma sarà tutto anima e cuore?

di Federica Tourn

 

Da alcuni decenni il variegato mondo protestante è scosso dalla fenomenale espansione delle Chiese evangeliche di matrice pentecostale: una galassia diversificata, spesso chiusa sui temi dell’ecumenismo e conservatrice in materia di morale, eppure coinvolgente sul piano liturgico e calda dal punto di vista spirituale. Tanto che, anche in Italia, ha surclassato le Chiese protestanti storiche

Ecco alcuni passaggi dell’articolo in cui sono state riportate alcune dichiarazioni di Alessandro Iovino : 

” … Un fatto è certo: se le Chiese protestanti storiche invecchiano o si svuotano, le Chiese di matrice pentecostale prosperano e si riempiono di giovani. Le stesse Adi, le Assemblee di Dio in Italia, che costituiscono il pentecostalismo “classico”, riconosciute dallo Stato nel 1947, sono ancora in crescita, «anche se non ai ritmi degli anni Settanta», come conferma Alessandro Iovino, membro delle Adi, storico e segretario particolare del senatore (valdese) Lucio Malan. Nella comunità di Napoli, però, si celebrano ancora 30-40 battesimi all’anno, segno di una vitalità che non ha smesso di esprimersi, anche se all’interno di una realtà più strutturata e che è già passata attraverso diverse generazioni e qualche importante divisione interna. «Le Adi sono un po’ come la Dc e le altre Chiese pentecostali come Forza Italia: le prime sopravvivono alle successioni, le seconde si fondano sul carisma di un singolo», sintetizza Iovino, che è particolarmente orgoglioso di aver portato il sindaco De Magistris in chiesa. «Se penso che mio nonno ha fatto il confino di polizia e ora siamo ricevuti da sindaco e prefetto, posso dire che abbiamo fatto molti passi avanti». Nodo irrisolto restano per ora le relazioni con la Chiesa cattolica: «Ecumenismo da noi è una parola tabù, e dire che il pentecostalismo classico avrebbe posizioni etiche molto vicine a quelle del cattolicesimo», afferma Iovino.

…. Segno che la rete delle Chiese vuole rafforzarsi è il Christian Expo, primo meeting evangelico che coinvolge più di cento realtà e che si terrà il 22 e 23 settembre presso la Città della Scienza a Napoli. Vista la marea montante del movimento pentecostale in tutto il mondo, a partire dall’Africa e dall’Asia, cinquecento anni dopo l’inizio della Riforma la domanda è inevitabile: è questo il futuro del protestantesimo?

Iovino dà una risposta in chiave apocalittica, abbracciando tutta la storia del cristianesimo: «La venuta del Signore è vicina. E noi, per usare le parole della Lettera di Giacomo, siamo la pioggia dell’ultima stagione»“.

2 Comments

  1. SAMUELE RUSSO ha detto:

    Parole sagge….Gesù è vicino. Amen. Dio continua a benedire questa meravigliosa opera

  2. Adriano Bregolin ha detto:

    la gente cerca un Gesù vivo non rinsecchito dalla indagine intellettuale a cui cattolici e protestanti sono sotto posti da più di un secolo

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