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ALFONSO MELLUSO: UNA VITA DI FEDE

 

L’articolo di Alessandro Iovino apparso sabato 6 aprile 2013 nella pagina cultura del Denaro

Il 29 marzo del 2012, esattamente un anno fa, scompariva Alfonso Melluso, imprenditore napoletano e fondatore dell’omonimo calzaturificio noto a livello nazionale essendo una delle realtà imprenditoriali più solide del panorama industriale italiano nel settore delle calzature.

Ad un anno di distanza dalla dipartita di Melluso, ancora è grande il vuoto che ha lasciato soprattutto nei cuori di tutti quelli che lo hanno conosciuto e, ovviamente di tutta la sua grande famiglia. Quello che però dopo un anno vale la pena ricordare, non per esaltare un uomo ma l’opera di Dio, è il ministero pastorale di Melluso, che per oltre trent’anni è stato pastore evangelico della Chiesa Cristiana Evangelica delle “Assemblee di Dio in Italia” di Secondigliano. Un quartiere difficile, con un forte disagio sociale, dove però Melluso per molti decenni ha predicato la Parola di Dio, avendo riunioni costanti nel locale di culto dove insieme ad almeno altre 300 persone, per più volte in una settimana, si tenevano riunioni di culto per lodare il Signore.

Rimane dunque questa l’eredità più grande di quest’uomo, che facendo sua la virtù dell’umiltà, terminato il suo lavoro, portato avanti fino a pochi mesi prima della sua dipartita, nonostante anche la veneranda età, si recava dai suoi figli spirituali per incoraggiare tutti a cercare salvezza nel nome di Gesù. Le agiatezze, gli onori e le conoscenze che potevano derivare dalla sua posizione e dal suo nome, non sono mai stati più importanti della sua comunità, che lo ha amato e rispettato fino all’ultimo.

E’ stato un vero patriarca, nel senso biblico del termine, capace di raccogliere attorno a sé il rispetto incondizionato di figli e nipoti che nel lavoro, come nella vita spirituale, hanno sempre usufruito della guida di un padre amorevole e di un nonno saggio. Chi lo ha conosciuto sa che Alfonso Melluso era un uomo di poche parole. Per lui contavano i fatti. E’ quindi necessario rendere testimonianza che Alfonso Melluso è stato un marito devoto per quasi 63 anni, nonché padre e nonno amorevole capace di essere sempre coerente e saggio. Una grande schiera di nipoti e pronipoti lo ha amato calorosamente, ed oggi questa famiglia vive con il desiderio di essere una testimonianza di fede così come è stata quella del loro antenato.

L’ho conosciuto troppo bene da sapere che lui fuggiva via da ogni lode e complimento. Per questo, anche dopo un anno, vale la pena ricordare questa figura perché c’è bisogno, oggi più che mai, di esempi umili e virtuosi come quello di Alfonso Melluso, il quale, se avesse letto queste righe, come sempre faceva per non essere esaltato ma per rendere onore a Dio per tutto quanto ciò lui era ed aveva realizzato, avrebbe esclamato: “Non io, ma il Signore!”. 

 

Alessandro Iovino 

 

 

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