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VISTI DA VICINO. Alessandro Iovino: ” Paolo Sorrentino e la Grande Bellezza azzurra…”

 

 

Paolo Sorrentino senza esitare, in mondo visione, mentre tra le mani teneva il suo Oscar vinto per aver diretto il miglior film straniero “La grande bellezza”, ha esclamato alla fine del suo brevissimo discorso: ” … grazie a Maradona …”. Amici, non è stato solo un ringraziamento al grande campione argentino ma queste parole suonavano anche come una grande esaltazione del Napoli, per ciò che Maradona ha rappresentato per il Napoli ed il Napoli ha rappresentato per Maradona in una grande epoca del grande club partenopeo. Un legame indissolubile e profondo: non si può prescindere l’uno dall’altro.
Qualcuno ha trovato questo “ringraziamento” come una nota stonata e inopportuna. Diciamola tutta: inappropriata. E non vi nascondo che all’inizio l’ho pensato anche io. Poi ho provato a capire il messaggio che voleva dare Sorrentino, e quale fosse la ragione di questo pensato e meditato gesto. Sorrentino, infatti, si è attirato le critiche di molto radical chic, di quelli che non possono capire che significa essere un tifoso del Napoli. Una passione che ti porti dentro, ovunque nel mondo. Anche sul palco degli Oscar, dove la tradizione degli americani vuole questi fantomatici attori elaborare ringraziamenti strappalacrime (e retorici) nei confronti di parenti e defunti vari. Sorrentino si è distinto, anche in questo. Lui ha voluto dare un messaggio chiaro: noi napoletani abbiamo “la grande bellezza”. E questa bellezza di chiama Napoli.
Nel film di Sorrentino appare un personaggio originale: la “santa” centenaria che nel film parla poco, ma forse pronuncia il più significativo degli aforismi presenti nel film: “La povertà non si racconta, ma si vive”.
Ecco, infine, traslando questo concetto, direi che Sorrentino non si è limitato a raccontare la “grande bellezza”. Ma in questo film l’abbiamo vissuta, toccata con mano, per giungere poi ad un’amara conclusione: la grande bellezza non è un cliché retorico e scontato, ma è indefinita e misteriosa, oscura e indecifrabile. Tutti l’abbiamo una volta vissuta nella vita. Se l’abbiamo persa, sta a noi ritrovarla e riviverla, senza rimpianti.

Alessandro Iovino

 

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