“Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi dal versare lacrime, c’è speranza per il tuo avvenire”
(Geremia 3:16-17)
Cari Amici,
ci sarà certamente capitato di versare lacrime quest’anno. Di pensare di non farcela. Di credere che non vale più la pena combattere. Di non poter più resistere.
Ma se “siamo ancora qui”, abbiamo il dovere di non cadere e di non cedere. Ma di continuare ad amare, perché così saremo anche amati.
Avendo Cristo come speranza, auguro a tutti voi un felice 2016, magari senza più lacrime. Ma con la gioia nel cuore.
Per non smettere mai di vivere, sognare e sperare.
Ma soprattutto di amare.
Ad maiora,
Alessandro Iovino