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COREA DEL NORD: SAPEVATE CHE ….

La recente partecipazione ai mondiali di calcio in Sudafrica della Corea del Nord ha suscitato nell’opinione pubblica internazionale, e in alcuni media, l’attenzione verso il regime comunista nordcoreano. Su espilicita richiesta del dittatore comunista le partite non sono state trasmesse dalla tv di stato. Kim Jong Il temeva l’esposizione di qualche striscione compromettente nello stadio o di una sconfitta umiliante (come avvenuto poi con il Portogallo). I giocatori sono strettamente sorvegliati da un corpo speciale di polizia e il governo nordcoreano ha affittato presso un’agenzia sudafricana un migliaio di supporter cinesi spacciati per coreani con lo scopo di animare il tifo nel corso della partite disputate dalla nazionale, dato il divieto di espatrio imposto ai cittadini di quel paese, che non hanno quindi potuto vedere  le lacrime, di natura propagandistica, che un calciatore ha paventato sulle note dell’inno nazionale prima dell’inizio della partita contro il Brasile.

Tuttavia c’è da chiedersi quanti conoscono la reale situazione politica e sociale in cui si trova questa nazione. Per questo ritengo opportuno poter condividere questo articolo con la speranza di riuscire a descrivere in poche righe il dramma politico e civile vissuto dai nordcoreani.

Il regime dispotico è attualmente controllato da Kim Jong Il, figlio di Kim Il Sung morto nel 1994. E’ assolutamente vietato nel paese praticare ogni tipo di forma religiosa. La maggior parte degli oltre duecentomila prigionieri, detenuti nei cosiddetti “campi di rieducazione” (in realtà campi della morte), sono stati imprigionati perché sorpresi a praticare una qualche forma di culto. Sono ammesse solo lodi sperticate nei confronti del “caro leader” o “grande leader” Kim Jong Il. Si tratta di un culto della personalità che assume i caratteri di un culto messianico, basato su una vera e propria religione di stampo comunista. Il padre, fondatore della Repubblica Popolare della Corea del Nord, è stato invece nominato dal figlio che lo ha succeduto “presidente eterno” della nazione nell’anno in cui morì. A testimonianza di ciò interrompo la mia narrazione per sottoporvi la visione di questo filmato, impregnato di storia in naftalina, del funerale di Kim Il Sung, che non merita alcun commento:

 

In Corea del Nord ci sono aspettative di vita molto scarse e si patisce la fame. Dal satellite è possibile vedere come durante la notte l’intero paese è praticamente oscurato, senza illuminazioni, tranne che per i quartieri ricchi della capitale dove risiedono i gerarchi e il dittatore. Nonostante il territorio ricco di materie prime, il governo persevera in una politica ottusa, paranoica e chiusa nei confronti del mondo. La maggior parte delle risorse finanziarie finiscono per mantenere l’esercito più grande al mondo, in rapporto alla popolazione. E’ possibile visitare questo paese solo attraverso un canale ufficiale del governo, che assegna due sorveglianti ai turisti, destinati a visitare solo determinati quartieri della capitale Pyongyang, costruiti per essere mostrati ai turisti.

Di ciò che accade all’interno di questo paese non si sa nulla. La popolazione è esclusivamente informata dalla tv di stato e nessuno può lasciare il paese. E’ vietato possedere telefoni cellulari e ovviamente l’utilizzo di internet. Solo ai confini con la Cina e con la Corea del Sud, è possibile raccogliere le terribili testimonianze dei fuggitivi, quei pochi che riescono a lasciare il paese clandestinamente. Si tratta di uomini e donne che hanno assistito ad episodi di cannibalismo o di donne di ogni età che si prostituiscono ai militari per un pugno di riso. Ciò che sorprende è l’ignoranza in cui vivono i nordcoreani: sono convinti che anche altrove si muore di fame e che non hanno nulla da invidiare a nessun altro cittadino di qualunque paese. Quei pochi che riescono a ricevere notizie dal mondo esterno, hanno come obiettivo la fuga dal paese, che diventa il loro obiettivo, a giusta ragione, la loro ossessione. Molti si rifugiano nella fede cristiana, la stessa che prima Kim Il Sung e poi Kim Jong Il, hanno cercato di annientare. Tuttavia nulla può cancellare nel cuore dell’uomo la fede e l’amore per Dio.

Mi domando: il contestato presidente americano George Bush, sbagliò quando definì la Corea del Nord uno “stato canaglia”? E soprattutto: quale deve essere l’atteggiamento politico del mondo occidentale nei confronti di un paese così profondamente antidemocratico e pericoloso?

Per approfondire queste tematiche invito i lettori a documentarsi sul web e, per chi crede, di pregare perché Dio liberi questa popolazione dal giogo del regime comunista. Inoltre qui potete leggere un articolo del direttore del CESNUR prof. Massimo Introvigne apparso su Avvenire molto chiaro e esaustivo.

In questo filmato vengono esaltate le doti di comandante del “Caro Leader”:

In un recente filamto il “caro leader” appare invecchiato e malato. E’ l’ultima sua apparizione in pubblico. Lo scrosa estate si molto speculato su una sua malattia o addirittura morte. Ciò che è chiaro comunque è che tutta aperta una lotta intestina al partito e di alcuni gerarchi nei confronti dei figli di Kim Jong Il, per la successione che pare non essere tanto lontana. L’assemblea popolare da vita a un cerimoniale poltico retorico, flemmatico e solo propagandistico. Le decisioni assunte sono già state prese dal dittatore.

1 Comment

  1. emmanuele marra ha detto:

    che Dio c liberi dalla piaga comunista, e soprattutto queste persone che sono prigioniere dello stato, d un uomo crudele ed egoista. prehiamo per loro. da parte mia, sentirei il dovere d intervenire con la forza bruta per liberare questo popolo. credo nella liberazione solo nella guerra, guerra che potrebbe essere vinta facilmente da parte delle forze occidentali e delle nazioni unite. non intervenire al grido d disperazione di questo popolo che aspetta un’azione liberatoria da parte del mondo occidentale, e da codardi e sporchi opportunisti. se si dovesse decidere o no se intervenire in questa situazione, io dico: SI! e subito anche. si sono fatte guerre inutili o per interessi personali, per una volta facciamone una che miri davvero a qualcosa d umanitario. sembra un controsenso dire che la guerra porti la pace, ma al momento e l unica soluzione plausibile. ROVESCIAMO IL COMUNISMO NEL MONDO!

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