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CRONACHE DI NAPOLI

Il giornalista Antonello Auletta intervista il biografo di Edinson Cavani, lo scrittore Alessandro Iovino. 

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Qui di seguito la trscrizione dell’articolo:

Iovino, il biografo del Matador, assicura: “E’ legato alla città e ha tanti motivi per restare, tutto dipenderà dal summit con De Laurentiis”

di Antonello Auletta

NAPOLI – Conosce bene Edinson Cavani e altrettanto i tifosi del Napoli. Alessandro Iovino, il biografo del Matador, auspica che il rapporto tra Cavani e gli azzurri possa continuare ancora a lungo. “Me lo auguro da amico e da tifoso del Napoli – dice Iovino – nel caso restasse, lo terrei ancora vicino e poi gli azzurri con un attaccante che ha realizzato 104 gol in tre anni sarebbero ancora più competitivi”. Iovino ha collaborato con Sondra Sottile alla stesura della prima biografia di Cavani – “Quello che ho nel cuore” – edita nel 2011 e sa quanto il Matador ami la città di Napoli. “Cavani è legato da un amore profondo verso i partenopei e la città – afferma Iovino – anche nelle interviste rilasciate negli ultimi giorni, il calciatore ha sempre avuto belle parole per Napoli, i tifosi e la squadra. Infatti mi è dispiaciuto molto ricevere la notizia della comparsa di striscioni poco carini nei confronti di Edi. Li ho trovati ingenerosi”. Tutti si domandano se Cavani resterà ancora a Napoli o meno. Come conferma anche Iovino, tutto dipenderà “dall’incontro che il Matador avrà con De Laurentiis. Si guarderanno negli occhi e dopo decideranno”. Tuttavia, a parte il contratto sino al 2017, secondo Iovino Cavani “ha tanti motivi per restare a Napoli. Uno di questi è la possibilità di battere il record di gol di Maradona. Io glielo dico sempre. Superare Diego e diventare il miglior marcatore della storia del Napoli permetterebbe a Edi di lasciare un segno indelebile. E poi, nonostante l’addio di Mazzarri, sulla panchina degli azzurri c’è un tecnico di respiro internazionale come Benitez. Ci sono i presupposti per vincere. Però, ripeto, il futuro si deciderà quando si incontreranno Edi e il presidente De Laurentiis”. Iovino, inoltre, conferma che nonostante il successo, Cavani non ha mai perso la sua umiltà. “Nonostante i gol e i titoli sui giornali è rimasto una persona semplice – dichiara Iovino – vuole sempre migliorarsi. Giorno dopo giorno. Mi ripete sempre di non guardare troppo lontano, ma alla prossima partita”. Infine un aneddoto su Kakà, che scrisse la prefazione della biografia di Cavani. “Sono amici. Quando lo contattammo per il libro, Edi lo considerava un campione inarrivabile. Non immaginava che pochi mesi dopo avrebbe raggiunto anche lui quel livello”.

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