*GESU’ AL CENTRO
Quando Gaetano Sottile un mese fa mi ha comunicato che sarebbe stato mio compito sostituirlo in questa tavola rotonda su ”Diritto alla vita nelle religioni” all’Università ”La Sapienza”, ho subito pensato che sarebbe stato non solo un grande onore, ma anche un vero onere. È stata una profonda esperienza, professionale e spirituale. E sono grato a Gaetano per la fiducia che da sempre ripone in me.
Arrivato di buon ora Roma mi sono diretto verso l’Università, nella sala del convegno. I primi ad arrivare siamo stati proprio noi tre relatori: io, Don Alberto e l’Imam Ben Mohamed.
Ci presentiamo, ci conosciamo, ci parliamo: si rompe così il ghiaccio.
Poi entriamo. Non so perché, pur essendo il “meno importante”, mi mettono al centro del tavolo dei ralatori. Alla mia destra Don Alberto Frigerio (Pontificio Seminario Lombardo) e alla mia sinistra l’Imam Ben Mohamed, della moschea di Centocelle a Roma.
È un pubblico colto, essendo esperti della materia. Molti sono medici, ci troviamo nel cuore del Policlinico universitario de ”La Sapienza”. Mi tocca parlare per secondo.
Faccio un breve excursus storico, sociologico e teologico sul pensiero pentecostale in merito al diritto alla vita. Ho dato le coordinate anche statistiche per far comprendere chi sono i pentecostali.
Ho toccato argomenti antropologici e di attualità: aborto, fecondazione assistita, eutanasia, autodifesa, “involuzione sessuale”, teoria gender e così via.
Poi ho guardato il sacerdote e l’Imam e ho concluso: ”Per comprendere il valore della vita per un credente pentecostale bisogna capire la figura di Gesù. Lui, come io ora tra voi, e’ al centro dell’esperienza pentecostale. Perché come Gesù ebbe ad affermare: ”Io sono via, la verità e la vita”.
Gesù al centro.
Ecco, ciò che sentivo di testimoniare. Cristo come guida delle nostre vita!
Infine è stato chiesto ad ognuno di noi di pregare. Io l’ho fatto, ho chiuso gli occhi ed ho pregato.
Spero che mi abbiano ascoltato, con il cuore. #missionecompiuta
