A LIBRO APERTO
13 Settembre 2010
LA STAMPA – PUBBLICITA’
30 Settembre 2010
Guarda tutto

GIANCARLO SIANI LIVE

Giancarlo Siani fu ferocemente assassinato dalla camorra il 23 settembre 1985. A venticinque anni di distanza, in questi giorni di commemorazione, tutto il mondo civile, politico e sociale campano ha reso omaggio alla sua figura.

 

L’articolo apparso il 10 giugno 1985  su Il Mattino, in cui Siani tracciava un quadro lucido della nuova geografia della camorra campana dopo l’arresto del boss di Torre Annunziata Valentino Gionta, decretò la sua condanna a morte. Siani aveva già più volte attaccato e svelato gli intrighi della camorra, sapendo elaborare una cronaca esaustiva e documentata sui fatti oggetto della sua cronaca. Sorprende la scrupolosità del suo metodo giornalistico: tutte le informazioni che riceveva, venivano da lui personalmente verificate. Quello che oggi molti giornalisti non fanno.

La domanda sorge però spontanea: perché fu deciso di uccidere Siani proprio in seguito all’articolo del 10 giugno?

Un pentito di camorra, ex braccio destro di Valentino Gionta, ha dichiarato che quell’articolo scatenò la rabbia del clan dei Nuvoletta, accusati di tradimento per l’arresto di Gionta, al quale fece seguito l’articolo di Siani. Per i camorristi l’accusa di tradimento è la più grave e ignobile. Fu così allora che i Nuvoletta, pur incontrando un’iniziale perplessità di Gionta, decisero di assassinare Siani. La loro meschina preoccupazione era quella di vedere indebolirsi l’immagine del clan agli occhi non solo degli affiliati in Campania, ma anche e soprattutto dei mafiosi siciliani, di Riina e Provenzano.

E’ veramente incredibile scoprire la vigliaccheria della camorra: per rafforzarsi uccide i deboli, assassina gli innocenti. La morte di Siani non ha un colore politico e non è pregiudiziale di alcuni: la sua scomparsa è stata una sconfitta di tutta la Campania. Ben vengano cerimonie di commemorazione, ma l’impegno che maggiormente renderebbe onore alla memoria di Giancarlo Siani sarebbe quello di diffondere la sua storia nei quartieri difficili, nelle scuole e nelle periferie dove i vigliacchi camorristi reclutano nuove leve per i loro sporchi affari.

Non si illudano i camorristi: il pensiero, la storia, gli articoli, il coraggio e la forza di Giancarlo Siani vivono ancora oggi attraverso tutti noi che speriamo e combattiamo ogni giorno per cambiare la nostra città e liberarla da questi ‘‘invasori’’. Il motto è per tutti noi: Giancarlo Siani live.

 

2 Comments

  1. Nando ha detto:

    Grande Giancarlo!!! Uno dei migliro esempi di abnegazione al lavoro e lotta alla camorra.
    Lo hanno ammazzato ma come tu ci hai ricordato il seuo esempio vive!!

  2. Francesco Di Biagio ha detto:

    Alessandro come stai?
    E’ da tantom che non ci vediamo…..comunque complimenti per l’articolo….Siani ? per noi tutti un modello…complimenti e auguri per tutto…

Rispondi a Nando Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *