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INTERVISTA ANGELO PISANI

 

In questi giorni l’attenzione mediatica è tutta concentrata su Angelo Pisani. La notizia della cancellazione del debito di Maradona nei confronti del fisco italiano è solo la conferma di quanto l’avvocato Pisani da anni porta avanti: una battaglia contro le ingiustizie di Equitalia, per i cittadini comuni ma anche per un grande campione come Diego Armando Maradona, che presto potrà ritornare a Napoli. Alla fine l’ha spuntata pure con il ministero degli Interni, e con un virtuosismo linguistico, l’avvocato partenopeo Angelo Pisani, ha fondato il suo movimento “Liberi per un’Italia Equa”, che inizialmente era stato presentato come “Liberi da Equitalia”. Un movimento politico in fase embrionale che parte però da una lunga esperienza sul campo, da parte dell’avv. Pisani, oggi capolista in Senato per il movimento da lui fondato, come presidente di “Noi Consumatori anti equitalia “, un organizzazione al fianco dei cittadini da molti anni.
Equitalia, si sa, non piace agli Italiani che hanno subito molte ingiustizie da questo ente. Per questo Pisani non ha deciso di scendere (o salire) in politica ma di rimanere in mezzo alla gente, facendo opportune precisazioni molto in voga in questo momento: “Si tratta di un movimento della gente contro la politica dei poteri forti, non di un partito come gli altri “.

Appunto, ma allora perché l’alleanza con il PdL?

E’ stata una scelta tecnica, compiuta perché questa legge elettorale presenta troppi vincoli, ma questo PdL e i suoi principali candidati non ci rappresentano.
Condividiamo la collocazione nell’area del centrodestra, ma riteniamo che possiamo raggiungere ed ottenere consensi trasversali perché sui problemi reali e le emergenze non possono esistere divisioni di bandiera.

Per quale motivo un cittadino dovrebbe votare il suo movimento?

La nostra forza politica nasce dalla volontà di dare ascolto alle voci che in tanti anni della mia attività di avvocato ho potuto raccogliere, essendo testimone della tante ingiustizie e soprusi anche legalizzati come il caro RCA, che molti cittadini onesti hanno dovuto patire  e subiscono a causa di un sistema ingiusto. E’ nostro il merito di aver indotto Equitalia a non effettuare pignoramenti sulle case per importi inferiori agli 8mila euro e di aver sempre denunciato ogni scorrettezza .

Cosa risponde a chi come il Ministero dell’Interno vi ha accusato di istigare alla violenza?

Ci hanno mosso questa ridicola accusa senza fornirci una reale motivazione e solo perché sanno che abbiamo ragione.
La verità è che nel nostro movimento possono concentrarsi le battaglie di molti Italiani, che non ce la fanno più a combattere contro il caro assicurazioni, le banche, l’IMU ed una tassazione non più sopportabile. E questo ha potuto dare fastidio a qualcuno, dato che noi siamo gli unici schierati a rappresentare i cittadini contro tutte le mafie .

Perché puntate al Parlamento?

Oggi la battaglia deve necessariamente spostarsi in altre sedi, più istituzionali e dove con l’attività legislativa possono essere modificate alcune regole e violenze inaudite del fisco e delle assicurazioni , insieme a tante altre porcherie che spellano i cittadini. Riteniamo che tra i doveri di un buon governo vi siano si la necessità di imporre le tasse da pagarsi con trasparenza e giustizia, ma anche il dovere di dimostrare che le risorse non sono state né sprecate, né soprattutto rubate. I numeri sono chiari: nell’ultimo anno hanno chiuso 1000 imprese al giorno, con aumenti a due cifre della disoccupazione e riduzione del potere di acquisto superiori al 4%. Il paese si sta fermando, l’economia ristagna. Occorre un nuovo corso, un New Deal, per rilanciare le produzioni italiane, proteggerle dalle importazioni e dalle contraffazioni, aumentare l’occupazione e con questa la capacità di spesa delle famiglie unica strada per rilanciare i consumi e l’economia. Sono questi i temi che vogliamo portare in Parlamento, ma è necessaria una grande rappresentanza che sappia far sentire alla politica ed al governo la forza delle nostre ragioni.

Allora sembra che il sogno di rivedere il Pibe de Oro a Napoli possa diventare realtà?

Maradona è finalmente libero dall’incubo del fisco e dalle false strumentalizzazioni a suo carico e mi ha dato mandato di agire in giudizio nei confronti dell’Agente della Riscossione e dell’Agenzia delle Entrate per chiedere il risarcimento dei danni personali, all’immagine, patrimoniali e da perdita di chance subiti in questi anni di persecuzione con cartelle pazze, quanto meno per una somma equivalente alla stessa pretesa ingiustamente addebitatagli e cioè 40 milioni di euro.

 

 

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