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INTERVISTA GIOVANE ITALIA – VENEZIA

Agnese Villa ha intervistato Alessandro Iovino per la rubrica “L’Intervista” del sito della “Giovane Italia – Grande Città di Venezia.” Cliccando qui puoi leggere l’intervista sul sito Giovane Italia, in alternativa visionarla qui di seguito:

Cari Amici,
questo nuovo appuntamento è dedicato al Dott. Alessandro Iovino, segretario particolare del Sen. Lucio Malan nonché giovane ma affermato saggista e scrittore al quale rivolgeremo alcune domande.

Grazie Dott. Iovino per la disponibilità, vuole aggiungere qualcosa alla presentazione da me fatta pocanzi ?

Intanto grazie a lei, per questa gradita intervista. Confermo che la scrittura e la politica sono le mie più grandi passioni. Alla base di tutto, però, c’è il grande amore per la storia, materia nella quale mi sono laureato. In particolare per la storia contemporanea e la storia politica dell’Italia repubblicana. Voglio solo aggiungere che, anche se giovane, sono felicemente sposato e ho una bellissima figlia!

 

Come ha iniziato a fare politica?

Ho masticato politica fin da quando ero al liceo, come rappresentante d’istituto. Poi negli anni dell’università ho dato priorità allo studio, per poi avvicinarmi verso i 21 anni nuovamente alla politica attiva. Ho frequentato scuole di formazione politica e numerosi convegni. Più di tutto, però, il mio rapporto con il presidente Andreotti ha rivoluzionato il mio modo di concepire ed interpretare la politica. Avere lui come mio mentore politico è stato un privilegio.

Di cosa si occupa chi, come Lei, è segretario particolare di un Senatore?

Innanzitutto sono onorato di lavorare oggi con il senatore Malan, una persona di alto profilo umano e culturale, con cui ho spesso uno scambio di idee che mi aiutano a crescere, in tutti i sensi. Personalmente mi occupo, oltre che ad ordinari lavori di segreteria, soprattutto di preparare le lettere di risposta che poi singolarmente vengono sottoposte al senatore per confermare o rivedere il testo. Prima della pausa estiva, per esempio, abbiamo spedito a molte organizzazioni religiose italiane, con una lettera di accompagnamento, il disegno di legge per la libertà religiosa di cui il senatore Malan è primo firmatario. Mi interesso della newsletter che consente di aggiornare tutti quelli che seguono il sentore e sono interessati alla sua attività. Spesso ci si muove anche dall’ufficio per un’intervista o un convegno.

Come si svolge una Sua giornata tipo?

Il senatore è oberato di impegni, tra aula e commissioni, essendo anche segretario di presidenza del Senato, ed entra ed esce dall’ufficio di continuo, non avendo quasi nemmeno il tempo per pranzare. Per questo la mia giornata la trascorro insieme al capo della segreteria, Maria, ed Ilenia, un’altra collega. Si pianifica tutto il lavoro e ognuno svolge il proprio ruolo nell’interesse non solo del senatore ma anche dei suoi interlocutori, facilitandone la comunicazione.  In più mi reputo fortunato perché lavoro in un contesto dove tra colleghi c’è anche un legame di amicizia e di affetto. Anche se sono l’ultimo arrivato mi hanno fatto sentire subito a mio agio e approfitto per ringraziare di cuore chi mi ha accolto.

 

In che modo le Sue precedenti esperienze l’ hanno aiutata ad affrontare questo incarico?

Prima di tutto sono necessarie una serie di competenze tecniche che si acquisiscono con lo studio ed il tempo. In più la politica hai dei tempi così veloci che bisogna essere pronti a dare sempre una risposta repentina a tutti i problemi che vengono fuori. La buona volontà e la voglia di apprendere aiutano. Il fatto di aver scritto molto in passato mi aiuta oggi a preparare un comunicato senza troppo esitare.

 

Personalmente si sente arricchito da questa esperienza?

Moltissimo. Per questo sono grato a chi me l’ha concessa. Per me, camminare nei corridoi del Senato, è un grande onore e privilegio. Respiro in esso la storia e spesso la mia mente viaggia nel tempo ogni volta che entro ed esco dai palazzi. Ho sempre desiderato essere parte di quell’Istituzione, e nel mio piccolo esserci riuscito è un motivo di soddisfazione.

Ho avuto l’opportunità di leggere il suo libro “Il Ritratto di un Principe” come è nata l’ idea di quest’ opera?

Si tratta di un profilo politico e culturale del berlusconismo. Nell’introduzione ho poi elaborato una similitudine tra il Cavaliere e il Principe di Machiavelli. Il lettore scoprirà che la figura politica del presidente Berlusconi ha molte analogie con quella descritta da Machiavelli nella sua opera più celebre.

 

Quale messaggio voleva trasmettere ai Suoi lettori?

Il mio principale intento è stato quello di dimostrare come si può aver un giudizio obiettivo su Berlusconi, una figura che in Italia o si ama o si odia. Ho ripercorso le fasi salienti della sua  avventura politica, tracciandone oggettivamente i meriti e le conquiste. Per “un’analisi serena e pacata”, come scrive il ministro Frattini nella prefazione, sull’operato politico del presidente in tutto questo tempo che è stato protagonista assoluto della vita pubblica nel nostro paese.

La nostra intervista termina qui, ringraziandolo nuovamente, auguriamo al Dott. Iovino Buon Lavoro

 

Alla prossima chiacchierata!

 

Agnese Villa Boccalari

 

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