In anteprima nazionale, presso la sede dell’Istituto di Cultura Merdionale dell’avv. Gennaro Famiglietti, è stato presentato, il due ottobre scorso, il nuovo libro di Donna Assunta Almirante: ”La mia vita con Giorgio” (Edizioni I libri del borghese, Roma, 2010).
Donna Assunta sprigiona una freschezza intellettuale e comunicativa molto efficaci. Quando parla tutti tacciono e, ovviamente, ascoltano. Con grande attenzione, in religioso silenzio. Alla presenza di molti ex missini, Donna Assunta appare come un oracolo, la vera ed unica memoria vivente del compianto marito. Non risparmia giudizi e ammonimenti a nessuno, perchè Donna Assunta è schietta e non ha peli sulla lingua.
E’ stato così anche per la presentazione a Napoli del suo ultimo libro su una figura politica di grande spicco della recente storia repubblicana come quella di suo marito Giorgio Almirante. Indro Montanelli, in occasione della morte dello storico leader del M.S.I., scrisse in un memorabile articolo: ”se ne andato l’unico Italiano … al quale si poteva stringere la mano senza paura di sporcarsi”. Un’etica vera, reale e praticata.
Donna Assunta lancia da Napoli un pesante ma autorevole appello agli ex dirigenti di A.N.: tutti gli immobili lasciati in eredità al M.S.I. devono essere venduti e il ricavato messo a disposizione della ”gente, di quelli che hanno bisogno”.
Leggere questo libro significa non solo capire la storia di Almirante ma anche conoscere i segreti di una vita di coppia di oltre quarant’anni vissuta felicemente e, sopratutto, con tanta passione e dignità.
