Alessandro Iovino con il suo libro “Andreotti e il potere” è stato terzo classificato al Premio Letterario Internazionale “Salvo D’Acquisto”.
Ecco la motivazione della Giuria:
L’impostazione del testo presenta una sua validità, con il dubbio se sia un saggio o un racconto. Dalla lettura sembra una relazione sui vari incontri avuti dall’autore con il suo personaggio. I vari capitoli ricordano alcuni aspetti privati del personaggio in questione, che seppure già noti, suscitano ancora interesse e curiosità. Le dichiarazioni risentono dei nomi che le hanno pronunciate, del tempo che le datate. Saggio brevissimo, lineare, senza cioè particolari accenti di novità, il pamphlet di Alessandro Iovino, Andreotti e il potere, non si arricchisce dei contorni di una qualsivoglia tipologia di ricerca, assume anzi i toni di un’apologia che, almeno sul piano puramente letterario, non ha l’immediatezza della pecularietà di una monografia.
Realizzato su un’aneddotica apparentemente personale, rivela i tratti fin troppo noti di una personalità complessa come è stata quella di Giulio Andreotti, nell’ottica sopra accennata forse discende per originalità e barcolla di oggettività.
Tuttavia si redime per una scrittura certamente curata e rende merito a Iovino di una buona capacità descrittiva.