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RECENSIONE – LE DIECI PAROLE PER TUTTI

 

Nessuno si senta escluso. L’ultima fatica letteraria di Elpidio Pezzella non è un testo per specialisti ma per il grande pubblico. E’ stato concepito e pensato per essere un libro divulgativo. Lo scandisce ripetutamente l’Autore nell’introduzione a “Le Dieci Parole per tutti. I comandamenti di Dio a Mosè”. Un testo privo di preziosismi linguistici e stilistici, ma ricco di contenuti spirituali e, come si sarebbe detto un tempo tra ferventi pentecostali, pieno di spunti dottrinali. Una forma sobria, ma capace di cogliere l’attenzione del lettore su un argomento tanto discusso quanto poco, ahimè, conosciuto nel suo vero significato: i Dieci Comandamenti. Il valore storico delle Dieci Parole date a Mosè è ben conosciuto: film, libri, letteratura  e rappresentazioni hanno contribuito a diffonderne la fama. Ma questo passo biblico è prima di tutto Parola di Dio che parla al cuore degli uomini.

Tutti, quindi, ne parlano ma l’Autore, citando lo scrittore Georges Andrè, giustamente ci fa riflettere su un punto: “”Bisogna porsi davanti ai dieci comandamenti e chiedersi, seriamente e lealmente, se, l’uno dopo l’altro, è possibile osservarli”.

Ecco, credo che l’Autore abbia risposto a questo interrogativo in questo libro. Ci ha ricordato e dimostrato che i Dieci Comandamenti sono attuali, ancora validi per un cristiano. Lo ha fatto con il supporto della Bibbia, senza troppi giri di parole, ma con il classico “metodo pentecostale”: lettura ed analisi del testo, e ne sono certo, il tutto accompagnato dalla preghiera. Sì, perché ho trovato questo libro edificante. I Dieci Comandamenti non sono antiquati, passati o tramontati. Meritano da parte di un credente studio e meditazione. Questo libro è un buon modo per iniziare a farlo e, come nel mio caso, rifarlo. Non però per limitarsi solo a questo, ma anche per osservarli.

Elpidio Pezzella, come ha già manifestato nella conduzione del programma televisivo in onda su Teleoltre “Studiando la Parola”, ha confermato la sua abilità nel commentare chiaramente la Sacra Bibbia, con un metodo espositivo che riesce a catturare l’attenzione dei più. Questa volta lo ha fatto non sullo schermo, ma offrendoci questo volume. Condivido, infine, quando l’Autore nel testo “denuncia” una spettacolarizzazione della fede e della spiritualità. Un fenomeno che dev’essere ridimensionato. L’antidoto per combattere questa secolarizzazione delle chiese e dei credenti è un ritorno alla radici. Pezzella, con questo libro, ci ha dimostrato come ritornare a ripercorrere “sentieri antichi”.

Alessandro Iovino 

 

 

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