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RICORDO DI ALFONSO MELLUSO

A seguito della scomparsa del pastore pentecostale delle Chiese Cristiane Evangeliche delle Assemblee di Dio in Italia Alfonso Melluso, Alessandro Iovino ha scritto un articolo per ICN-NEWS per ricordare la figura di uno dei protagonisti del movimento pentecostale in Campania. Inoltre, il portale Evangelici.net, ha riportato nella notizia un personale ricordo di Alessandro Iovino di Alfonso Melluso.


Qui il link da ICN-NEWS

 

Qui il link da Evangelici.net 


Qui di seguito invece l’articolo per intero scritto da Alessandro Iovino per ICN-NEWS:

All’età di 83 anni si è spento, dopo una lunga malattia, il pastore Alfonso Melluso, fondatore anche dell’omonimo calzaturificio [vedi ] noto a livello nazionale. Il pastore Melluso ha accettato il Signore nel 1943, all’età di quindici anni. Fu il primo giovane della Chiesa ADI di Napoli ad accettare il Signore nella sua vita. Ha vissuto gli anni difficili della guerra e della persecuzione fascista, avendo già grandi responsabilità all’epoca della sua conversione nei confronti di suo zio, il pastore Salvatore Anastasio, primo pentecostale a Napoli, arrestato ed inviato al confino di polizia. Il giovane Alfonso Melluso, ancora minorenne, si interessò degli esercizi commerciali della famiglia Anastasio manifestando, nonostante la giovane età, grande discernimento umano e spirituale. Frequentava, dunque, oltre che lo zio Salvatore Anastasio, anche Umberto Nello Gorietti (primo presidente delle ADI) e il pioniere Aurelio Pagano. Questi servi del Signore gli attribuirono l’appellativo di “giovane saggio”. Per molti anni fu consigliere della chiesa ADI di Napoli.

Nel 1973-74, incoraggiato dal pastore Mola, venne incaricato di prendere la cura della comunità di Moschiano (AV), dove ora c’è una fiorente chiesa.

Con la scomparsa poi del pastore Pasquale De Martino, nel 1981 Alfonso Melluso venne incaricato di pasturare la chiesa di Secondigliano. La comunità aveva appena ricevuto in dono da alcuni fratelli della Svizzera un prefabbricato a causa dell’inagibilità, dovuta al terremoto del 1980, del locale dove fino a quel momento avevano tenuto le riunioni di culto. I credenti di Secondigliano, guidati dal pastore Alfonso Melluso, hanno poi completato con gli anni la chiesa. Sotto la sua guida, la chiesa ha vissuto un grande risveglio spirituale, tanto da divenire oggi una delle comunità più grandi della provincia di Napoli.

A quegli anni risale anche la decisione di dedicarsi con più dedizione all’Opera del Signore, lavorando solo la mattina, nonostante l’attaccamento forte al lavoro e all’azienda. Nonostante ciò è stato un imprenditore attivo fino a pochi mesi fa, particolarmente lungimirante, avendo guidato un’azienda di livello nazionale, dando testimonianza insieme ai suoi fratelli carnali, anche in quel campo, della fedeltà del Signore.

Il suo impegno è stato profuso anche come membro del Comitato di Zona Campania-Molise, ricoprendo la carica di segretario dal 1983 al 2003, per venti anni esatti. E’ stato attivo nel ministero per un periodo che va dal 1974 al 2010, anno in cui il pastore Sergio Chiribiri lo ha sostituito nella guida della chiesa di Secondigliano.

Il sottoscritto ha un ricordo vivo di questo fedele servitore del Signore. Quando negli ultimi mesi ci siamo spesso intrattenuti a parlare su quello che il Signore ha fatto tramite la sua vita, sia nelle chiese che nel lavoro, Alfonso Melluso ha sempre ripetuto: “Non io ma il Signore!”. Ora finalmente sta godendo della pace eterna con il Signore Gesù che ha servito con tanto zelo e determinazione per tutta la sua vita.

Alessandro Iovino

 

 

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