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SPECIALE CRAXI

Alessandro Iovino ha partecipato  alla commemorazione per il decennale della scomparsa di Bettino Craxi in Tunisia, precisamente ad Hammamet dove è sepolto, in un piccolo cimitero cristiano, l’ex presidente del consiglio.

La Fondazione Magna Carta pubblica il diario di viaggio redatto da Alessandro Iovino, che puoi liberamente scaricare, intitolato:

Craxi: quale eredità?

A dieci anni dalla scomparsa la necessità di stabilire la verità oltre ogni nemesi della storia

Ha preso parte al viaggio anche Giovanni Tagliaferri, insieme al quale sono stati intervistati e sono state raccolte le testimonianze delle persone che hanno vissuto in stretto contatto con Craxi durante gli anni dell’esilio. Inoltre il 16 sera è stato proiettato in anteprima un nuovo film-documento dedicato agli anni dell’esilio di Craxi, con la regia di Paolo Pizzolante.

L’evento  organizzato dalla Fondazione Craxi dal 15 al 17 gennaio ad Hammamet ha visto la partecipazione dei figli di Craxi Stefania e Bobo e dei Ministri Frattini, Sacconi e Brunetta nonchè di centinaia di ex militanti del PSI.

 

Leggi la lettera che il presidente onorario della Fondazione Craxi l’on. Stefania Craxi, sottosegretario agli esteri, ha inviato ad Alessandro Iovino in seguito al articolo “Craxi: quale eredità” apparso sul sito della Fondazione Magna Carta.

Alla luce dei commenti apparsi qui di seguito, mi preme chiarire alcune cose.

Prima di tutto evidenzio che ho partecipato, insieme all’amico Giovanni Tagliaferri, a questo evento della commemorazione di Craxi con il solo scopo di elaborare un documento di natura giornalistica poi pubblicato dalla Fondazione Magna Carta, un laboratorio culturale politicamente schierato con l’attuale maggioranza del paese, con la quale collaboro.

Sostenere quindi che mi sono recato “in segno di omaggio sul sepolcro di un pregiudicato” è una falsità. Ho raggiunto Hammamet con uno scopo ben preciso, di natura giornalistica e storica.  Ancora: insistere che “gli evangelici non hanno abitudine di onorare i morti e idolatrare la figura di un uomo” è offensivo nei confronti della mia persona, della mia spiritualità e della mia testimonianza di fede. Soprattutto se questa affermazione mi viene da un tale che si definisce “Amico”. Chi ha scritto questo commento (al quale ricorderei che un “Amico” si sarebbe firmato) non può affermare quanto da lui sostenuto perché, nonostante tante incoerenze, mancanze ed errori, non mi sono mai sognato di “idolatrare” la figura di Craxi o di chiunque altro.  

Tuttavia mi rendo conto (sforzandomi di essere comprensivo nei confronti del mio “Amico”) che la precedente foto  qui sopra riportata possa essere stata la causa dell’equivoco. Ho dovuto eliminarla perchè è stata strumentalizzata da molti ma sopratutto altri l’hanno riprodotta su altri blog senza la mia autorizzazione. Si trattava comunque di una “foto ricordo”, di quelle che tutti noi abbiamo nell’archivio fotografico personale. Quando sono stato in Cina, ho voluto fortemente visitare (per evidenti ragioni di interesse storico) il mausoleo di Mao e mi sono fatto anche fatto fotografare con il Mausoleo alle mie spalle: questo non vuol dire che mi sono convertito al comunismo maoista! Per di più entrati nel Mausoleo, per le leggi vigenti in quel posto, anche i turisti dovevano togliersi il cappello e fare religioso silenzio davanti alla salma tumulata di Mao. Così come quando manifestiamo rispetto quando entriamo in un luogo sacro per le religioni differenti dal nostro credo; e potrei continuare ancora per molto. Spero dunque che tutti noi possiamo ben guardarci dal riduzionismo, un concetto espresso nel commento di Giovanni, riassumibile in questo caso: “ho partecipato alla commemorazione di Craxi = sono un convinto craxiano”.  

Diversi sono invece i commenti, anche di forte critica, di chi, come il mio caro amico Luca, ha contestato la mia posizione politica. Questo è assolutamente per me legittimo ed apprezzabile. Tuttavia anche Luca si dice “deluso”, e mi dispiace. Mi conforta solo il fatto che tra i suoi modelli politici c’è Enrico Berlinguer, figura di grande peso della nostra storia ma che come Craxi finanziava il suo partito illegalmente, per di più con i soldi dell’URSS, paese ostile all’Italia prima della caduta del Muro di Berlino. Ancora apprezzo chi vuole darmi un consiglio amichevole (come il commentatore Gianpiero), pur avendo una posizione su questa faccenda diversa dalla mia.

Inoltre mi preme assolutamente chiarire il grande, assurdo e incomprensibile equivoco creatosi in chi frettolosamente ha visionato questa pagina del mio sito: il contestato tentativo da parte mia di giustificare o addirittura negare il coinvolgimento di Craxi nell’ illegale pratica del finanziamento illecito dei partiti. Per favore leggete attentamente il mio articolo e capirete la mia posizione a riguardo!

Quindi invito tutti quelli che ho “deluso” a rileggere con molta attenzione il mio articolo su Craxi. Se esso dovesse risultare ancora poco chiaro, allora sottoscrivo che la mia posizione storica e politica sulla vicenda craxiana è ascrivibile a quanto espresso dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Qui potrai leggere le sagge parole del Capo dello Stato direttamente dal sito del Quirinale.

Spero comunque che il presidente Napolitano sia il modello istituzionale per tutti noi.

Mi conforta, comunque, in qualche modo aver suscitato delle reazioni. Spero di continuare a vedere commenti sul mio sito. Se pur divergenti, essi devono avere il solo scopo di sollecitare il confronto. Confronto nel rispetto delle idee e posizioni altrui.

Napoli, 24 gennaio 2010                                         Alessandro Iovino

6 Comments

  1. un amico ha detto:

    Sinceramente rimango molto deluso da questo coinvolgimento di Alessandro in politica. Anni fa era un accanito anti-Berlusconi oggi non solo ? un berlusconiano convinto ma addirittura ci tocca vedere immagini del genere, dove si reca in segno di omaggio al sepolcro di un pregiudicato latitante, condannato in contumacia. Oltretutto Craxi ? un reo confesso di misfatti (vedi puntata del 21/01/2010 di Annozero, nella quale ? lo stesso Craxi ad ammettere le sue colpe e ruberie) tra le altre cose gli evangelici non hanno abitudine di onorare i morti e idolatrare la figura di un uomo (per giunta delinquente)

  2. Luca Frezza ha detto:

    Anche io sono molto deluso per questa svolta revisionista di Alessandro. Immaginerai che sono completamente in disaccordo con te su tutto l’articolo in quanto per me i modelli istituzionali sono altri: Pertini, Berlinguer, Ambrosoli, Borsellino, Sylos labini, Falcone…..perdonami ma nn accetter? mai l’idea che un delinquente (Craxi rubava anche e soprattutto per le sue tasche personali nn solo per il partito) divenga un modello istituzionale.

  3. Giovanni ha detto:

    ….annozero, travaglio, le solite voci che distrugguno….la solita sinistra che ci ha portati nella regione Campania ed a Napoli a vivere il terzo mondo….la presenza di iovino ad hammamet, come giornalista e come storico non ? certo l’acclamazione di un movimento o di un partito,ne l’adulazione di un uomo che ha fatto politica con errori e pregi….una visione riduzionista che troppo spesso regna sovrana nei commenti che leggo dimostra quanto ancora lontana sia la possibilit? di confrontarsi con individui liberi da preconcetti e pregudizi su nomi o circostanze…

  4. Fulvio ha detto:

    Sono pentecostale da circa 3 anni, amo molto la lettura e tempo fa nella libreria cristiana di Napoli acquistai il libro di Iovino su Anastasio. Fui attirato dal fatto che il libro parlava del pioniere del movimento pentecostale napoletano e desideravo sapere come fosse nato a Napoli questo straordinario movimento di risveglio. Da ricerche su internet ho scoperto poi il sito di Iovino e sono rimsto affascinato dal fatto che un pentecostale si inserito nel contesto culturale e si interessi di studi su argomenti di attualit?.

    Tuttavia l’anno scorso mi recai al cimitero di Napoli e un fratello mi port? a vedere la zona degli evangelici, dove cio? sono seppelliti gli evangelici. Due furono le cose che mi stupirono profondamente: la prima ? lo stato di totale abbandono nel quale sono abbandonate le salme dei credenti, secondo che tra quei credenti ci fosse anche Salvatore Anastasio appunto. Ora nel vedere queste immagini di commemorazione a Craxi mi domando perch? caro Iovino non ti interessi primaditutto a fare pulizia nel vostro cimiterio, a dare una parvenza di civilt? ai vostri defunti, tra i quali te lo ripeto c’? anche Anastasio che se ho letto bene tra le altre cose dovrebbe essere anche tuo parente. Credo che gli evangelici abbiano, grazie a Dio, veramente la conoscenza della verit? biblica, ma il modo di “onorare” i defunti e vergognoso. Anche se ad onor del vero non fanno preferenze tra semplici credenti e pionieri. Alessandro rimboccati le maniche e lascia stare Craxi, che i seguaci del Vangelo non devono venerare a causa della sua disonesta.

  5. torquemada ha detto:

    Iovino, perch? non rispondi alla domanda di Fulvio,e togli un po’ del tuo tempo alle riunioni con Introvigne?

  6. Daniele ha detto:

    Complimenti, condivido appieno le tue idee, non ti curar di costoro che giudicano superficialmente, sono solo invidiosi, ti confesso che anche io lo sono…avrei voluto partecipare di persona a questo evento “storico”! A presto, CIAO.

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