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TRIBUTO ALLA MEMORIA DI BUD SPENCER

Breve cronaca della mia amicizia con il mito della mia infanzia

BUD SPENCER: breve cronaca della mia amicizia con il mito della mia infanzia.

”Ma tu sei di Napoli-Napoli ?”. Quando apparve nel salone di casa sua queste furono le prime parole che mi rivolse. Avrei voluto piangere di gioia, e con me i miei accompagnatori. Mi sarei scaraventato addosso per abbracciarlo, tanto era forte l’entusiasmo. Poi, come se ci conoscessimo da una vita, ci sedemmo sul divano e lui iniziò a cantare. La sua grande passione. E fu subito amicizia … Dovrei scrivere un libro solo per raccontarvi come sono riuscito ad contattarlo ….

Una volta gli portai un vassoio pieno di sfogliatelle, e lui apprezzo’ molto. Avevamo in comune la stessa passione per il cibo. E su questo spero vedrà presto la luce un mio progetto editoriale al quale lui ha dato il suo contributo ….

Da piccino, come milioni di bimbi, ero folgorato dalla sua simpatia e dai suoi film. Al tempo non esisteva Gomorra, il massimo della trasgressione era quello di emulare Bud Spencer, come ho fatto io. Sono talmente entrato nel personaggio che cercavo pure di imitarlo nel fisico. Mio fratello, più magro, era Terence Hill. Quanto ci divertivamo.

Non mi sarei mai aspettato di conoscerlo e diventare suo amico. Ci siamo visti e sentiti costantemente in questi due anni. Mi ha legato a lui e alla moglie un sentimento di profondo affetto.

È stato un grande, perché sopratutto aveva un cuore nobile. Tutto sommato ha interpretato parti e personaggi che scazzottavano di continuo, eppure l’abbiamo così amato. Aveva un senso paternalistico, i suoi erano pugni in difesa dei più deboli, contro la prepotenza dei maligni.

Questa intervista ha per me un valore non solo professionale ma anche affettivo. Ve la ripropongo: Napoli, la fede, Dio, il nuoto, il cinema, la morte, la famiglia, gli amori, il mangiare, la filosofia. Di lui mi ha colpito l’umiltà e l’umanità. Nell’intervista scoprirete il significato per lui della parola ”decenza”. Si è davvero raccontato a tutto tondo. Come si fa ad un amico. Grazie Bud. Ti ho voluto un gran bene…

P. S.: Concludo la mia intervista dicendo: ”Bud per te il meglio deve ancora venire”. Si, ne sono convinto.

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