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WALESA, I COMUNISTI E I RAVANELLI

 

Lech Walesa: un gigante del XX secolo. Un pezzo di storia vivente. Una leggenda, un mito, un’icona. Come poterlo definire ancora? Premio Nobel per la Pace e già presidente della Polonia, paese che ha modernizzato e democratizzato, Walesa è stato lo storico leader del movimento sindacale di Solidarnosc, che ha combattuto e smembrato il regime comunista polacco.

Ricordo molto bene che qualche anno fa sostenni il mio esame di storia dell’Europa orientale. Mi fecero una domanda sulla Polonia degli anni ’80, e l’immancabile riferimento a Lech Walesa. Della sua storia mi ha sempre interessato non solo l’aspetto politico ma anche quello religioso. Cattolico fervente, ebbe il coraggio di gridare all’Occidente: “Avete ricchezze e libertà, ma non date valore alla fede e alle regole”. Quando parlò al Congresso degli USA nel 1989, ancora prima di diventare presidente della Polonia, esordì esclamando: “Noi, il popolo”. I senatori e deputati americani impazzirono.

Sabato 13 giugno 2015 Lech Walesa è stato a Napoli, negli splendidi saloni dell’Istituto di Cultura Meridionale, presieduto dall’Avv. Gennaro Famiglietti, per ricevere un Premio per la Cultura e la Pace. In quell’occasione ho avuto modo di conoscere Walesa, incontrarlo e scrutare da vicino lo storico leader polacco, amico del Papa Giovanni Paolo II.

E’ un uomo molto istintivo, di grande umiltà e semplicità. Senza pretese ed estremamente simpatico. Un vero gentiluomo. Abbiamo parlato del mio libro su Andreotti, che ha apprezzato ed ha voluto che gli dedicassi. Mi ha detto che Andreotti ha fatto molto per la Polonia, ed ha rappresentato un vero punto di riferimento nel mondo occidentale.

Ho ascoltato il breve ma interessante intervento del Presidente Walesa. Battuta pronta, aneddoti storici rilevanti, acutezza nel commentare la situazione politica attuale. Ma non dimenticherò mai una definizione che ha dato dei comunisti, la più significativa che abbia mai ascoltato, e a mio avviso la più veritiera. Lech Walesa ha detto: “I comunisti sono come i ravanelli. Sono rossi solo fuori”. Come dargli torto? Insomma, comunisti di tuto il mondo unitevi: via falce a martello e fate posto al ravanello. 

 

 

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