INTERVISTA A LEGROTTAGLIE
17 Maggio 2009
INTERVISTA MONTALCINI
4 Giugno 2009
Guarda tutto

INDIA: SCONFITTO IL PARTITO INTEGRALISTA

La vittoria del Partito del Congresso alle elezioni politiche segna un’importante passo in avanti nella lunga battaglia per il rispetto dei diritti umani e delle libertà religiose in India. L’ufficialità dei dati conferma la vittoria della coalizione politica che fa capo a Sonia Ghandi, leader del Partito del Congresso. La destra nazionalista (Baratiya Janata Party) è stata quindi sconfitta nonostante negli ultimi anni in molti stati dell’India, in prevalenza quelli del Sud, questo partito aveva aumentato il proprio consenso e innescato una spirale di violenza in molti villaggi. Conquistando solo 116 seggi del Parlamento la politica integralista del Baratiya Janata Party è stata duramente sconfitta dal popolo indiano e si spera, dunque, che possano cessare anche le violenze contro gli indiani cristiani, sia cattolici che evangelici. La coalizione guidata dal Partito del Congresso arriva quindi a 262 seggi. Per formare un nuovo governo ne mancano ancora dieci ma non sarà un problema stringere alleanze con altre formazioni minori simpatizzanti con la United Progressive Alliance di Sonia Ghandi. Da un punto di vista politico dovrebbe tutto essere riconfermato: Manmohan Singh verrà incaricato di formare il nuovo governo mentre Sonia Ghandi sarà riconfermata presidente del Partito. Sono giunte immediate congratulazioni da parte della Conferenza Episcopale dell’India e altrettanti messaggi di felicitazioni sono stati diffusi dalle maggiori organizzazioni evangeliche del mondo. Infatti consolidata e riconfermata la propria posizione e debellato il virus del fondamentalismo religioso di matrice induista, almeno in Parlamento, tutto il mondo cristiano attende con ansia, da parte del Partito del Congresso, provvedimenti concreti e più forti per evitare stragi e drammatiche violenze contro gli indiani convertiti al Cristianesimo. Predicatori uccisi, chiese bruciate, fedeli perseguitati: atti gravi contro la libertà religiosa e contro i diritti fondamentali dell’uomo che rischiano di indietreggiare il cammino democratico dell’India.

Insieme alla questione politica emerge anche la forte spiritualità e fede dei cristiani indiani che, senza scoraggiarsi, hanno pregato per il voto e, più di ogni altra cosa, hanno riposto la loro fiducia prima di tutto nell’intervento diretto di Dio. La loro condizione meriterebbe prima di tutto l’impegno da parte dei media italiani di dedicare più spazio alle violenze che subiscono cercando di denunciare senza remore la grande persecuzione che patiscono. Per i credenti in Italia si aggiunge l’impegno a pregare perché Dio li protegga da ogni male. 

Guarda il video della presentazione del progetto “Adozioni a distanza” delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia”:

Leggi l’articolo apparso sul mensile Oltre

Leggi l’articolo su KAPPAELLE Format&Comunication

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *