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INTERVISTA LUCIO ROMANO

 

Il dott. Lucio Romano, presidente nazionale dell’Associazione “Scienza e Vita”, è candidato al Senato della Repubblica per la Lista Monti. Docente di Bioetica presso la Scuola di Ginecologia dell’Università “Federico II” di Napoli, la sua è considerata una della candidature eccellenti sulle quali ha puntato il presidente Mario Monti. Un alto profilo accademico, una lusinghiera attività scientifica, un ottimo profilo umano. Insomma, gli ingredienti prediletti dalla Lista Monti, particolarmente attenta alla società civile. E di quella napoletana il dott. Lucio Romano è un degno, anzi massimo, rappresentante.

Dott. Romano, come mai un professionista affermato come lei, decide di impegnarsi per la res publica in un momento di grande diffidenza dei cittadini verso la politica?

Si parla molto di antipolitica, ma io ritengo sia più necessario tornare alla politica nel senso più alto del termine: la più alta forma di carità. In questo senso ho accolto la candidatura con impegno ed entusiasmo, con l’intento di proseguire in politica la testimonianza attiva in difesa e promozione dei valori fondanti della nostra antropologia: vita, famiglia, libertà educativa.

Come è nata la sua candidatura?

È chiaro a chiunque come la riflessione di ordine bioetico non sia disciplina eminentemente speculativa o per addetti ai lavori, ma questione dalle indubitabili ricadute a livello biopolitico e legislativo. In questo senso spero di poter portare il mio fattivo contributo, mutuato dall’esperienza e orientato al bene comune.

 

Tra i temi che da sempre caratterizzano la sua attività professionale e sociale, c’è la difesa della vita. Ci spiega meglio che cosa significa?

Viviamo in una società che sta progressivamente perdendo i propri punti fermi: la dissoluzione della famiglia, il rispetto per la dignità della vita umana in ogni sua condizione, la banalizzazione dell’aborto. È necessario agire per promuovere una cultura della vita accogliente e solidale, ripartire dalla dignità intrinseca di ogni essere umano, e porla al centro dei diritti e dei beni della famiglia e della società.

Cosa prevede che succederà per i montiani una volta approdati in Parlamento? E’ pensabile un appoggio esterno ad un eventuale governo Bersani?

Parlare di alleanze e sostegni sarebbe prematuro e necessariamente superficiale. La lista Monti è costituita da sensibilità e culture diverse, e questa diversità è a mio parere una grande ricchezza, perché è grazie al confronto che l’elaborazione dei problemi si fa più profonda. Credo altresì che i temi etici si confermeranno un punto importante della dialettica parlamentare in cui, come già avvenuto per altre leggi, sono certo che, a fronte del bene dell’umano, non sarà il dialogo condiviso a mancare.

 

Come pensa di “essere utile” alla sua città dal Senato della Repubblica ?

Coloro che s’impegnano in politica devono effettuare scelte coraggiose e importanti, investendo sulla famiglia e sulla vita che rappresentano le basi per un giusto e umano sviluppo sociale. Ogni decisione presa ci interpella e ci richiama a principi e valori di riferimento: dall’etica della vita all’etica sociale. Questo è tanto più vero quando parliamo di una realtà complessa come quella della nostra area cittadina in cui è necessario un supplemento di attenzione e di progettualità concreta.

Infine perché un napoletano dovrebbe votare la Lista Monti e quindi per Lucio Romano al Senato?

La condivisione e l’impegno solidale, uniti alla sussidiarietà, possono coniugarsi virtuosamente con i punti di forza propri del nostro territorio: una forte componente di unità famigliare e di alta natalità che esprime compiutamente la fiducia verso il futuro; un grande bacino di giovani, motivati e non rassegnati, su cui costruire una società rinnovata; una terra da salvaguardare e far emergere, in cui le eccellenze non siano sommerse dai rifiuti. La responsabilità perché vincano la condivisione e l’accoglienza si declina a tutti i livelli (politico, sociale, culturale) e il mio intento è quello di declinarla insieme.

 

 

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