Non è facile scrivere una recensione di un libro di un amico. Si può correre il rischio di essere banali e retorici. E non riuscire a dire il vero.
Ma in questo caso non ho trovato molte difficoltà. Perchè Giuseppe “Sirio” Esposito, nel suo ultimo libro “10. La magica maglia” (Edizioni della Sera) ha dimostrato davvero, ancora una volta, la grandezza del suo talento.
Ha coniato uno stile letterario nuovo, ha dato voce ad altri autori, e ha impreziosito il testo dei suoi magnifici ritratti. Questa non vuole essere una recensione, ma un un breve endorsment al libro. Per evidenziare ai lettori la validità di questo libro e dell’arte di un grande talento campano.
Sirio ha toccato un argomento che è molto caro a tutti gli amanti dello sport e del calcio. Quello relativo alla maglia numero 10. E per sua stessa ammissione, tutto cominciò in epoca adolescenziale, quando trasmettevano in tv la serie di cartoni animati “Holly e Benji”. Un cartonn che ha fatto sognare un’intera generazione, alla quale appartengo.
Ed anche la mia memoria è anadata indietro nel tempo. Con questo libro ho considerato ancora una volta come il calcio sia metafora della vita: la squadra, le vittorie, le sconfitte, gli individualismi, gli egoismi, i talenti, i sogni, le amicizie …
Un mix di sentimenti e di emozioni che costellano la nostra vita. E ringrazio Giuseppe per come ha coivolto in questo libro autori di pregio che hanno descritto i grandi numeri 10. E’ un viaggio nel tempo, in cui si ripercorrono storie di personaggi che hanno segnato (è il caso di dire) e fatto sognare tifosi in ogni dove. Ho riletto con piacere le storia di Roberto Baggio e di Savicevic, il genio bosniaco in forza al glorioso Milan di Capello.
Insomma, non pensiate che queste righe siano un favore ad un amico. Questo libro merita ogni successo, e il sucesso si determina dalle persone che leggono il libro. Quindi affrettatevi a comprare questo testo!
P.S. E’ stato un piacere presentare il libro di Giuseppe alla Feltrinelli di Pomigliano con il mio amico Gianni Improta, signore del calcio e gentiluomo d’altri tempi …
